Il turismo italiano nell’anno 1 d.C. (dopo il Covid)
Il 2020 è, ormai, alle spalle e tutti guardiamo fiduciosi al nuovo anno.
Gli imprenditori del turismo cercano il riscatto che giustifichi i sacrifici fatti finora continuando a pagare i canoni di locazione, le gestioni, le tasse e via dicendo. Ma, come sarà l’anno 1 d.C.? Cosa ci aspetta dopo l’anno zero?
Personalmente credo che dovremmo fare tesoro di quanto accaduto e non farci illusioni su riprese a “V”, ad “L” o di altro tipo.
L’osservazione oggettiva dei fatti ci restituisce un quadro chiaro e delineato.
Il movimento turistico parte imprescindibilmente dai voli aerei ed è ad essi che dobbiamo guardare per capire come sta evolvendo la situazione.
Al momento le compagnie offrono pochissimi voli a tariffe non proprio concorrenziali. Alcune compagnie hanno ufficializzato che sarà obbligatorio essersi vaccinati per poter volare e nessuna, al momento, si è esposta affermando il contrario.
I voli di lunga percorrenza sono, oggi, un miraggio lontano. La maggior parte degli americani, intervistati, hanno dichiarato che trascorreranno le vacanze entro i confini degli Stati Uniti d’America e solo una piccola percentuale intende affrontare un lungo volo aereo.
La campagna di vaccinazione che tutto il mondo sta portando avanti non avrà termine prima del prossimo settembre-ottobre.
Dopo questa introduzione sembra quanto più realistico che anche il 2021, o meglio l’anno 1 d.C., sarà caratterizzato dalla cosiddetta staycation, il turismo di prossimità, le vacanze all’interno della propria nazione o, in molti casi, della propria regione.
Il 2020 ci ha trovati impreparati. Offerte ritagliate su di una clientela straniera, menù internazionali per soddisfare ogni palato (o nessuno?) e servizi fruibili solo dai clienti delle strutture non dovranno avere più una parte rilevante nel piano di marketing dell’anno appena iniziato.
Abbiamo tutto il tempo, riflettiamo, rivediamo la nostra politica di vendita, il nostro messaggio, i nostri menù, le nostre offerte. Pianifichiamo come aprire la struttura anche ai cittadini residenti.
Le spiagge saranno assaltate ancora una volta a luglio ed agosto. Pensiamo a come poter aprire la piscina in modo intelligente, magari offrendo un pacchetto con camera in day use e snack inclusi.
Stesso discorso vale per i ristoranti, i bar ed i locali notturni. C’è la possibilità che non sarà possibile organizzare serate in discoteca? Pensiamo a come riconvertire la struttura, qualora possibile, organizzando, secondo i protocolli di sicurezza, serate a tema, temporary experience o qualunque altra cosa possa venirvi in mente.
Quest’anno non avremo la giustificazione di essere stati colti impreparati e non ci è permesso vivere di illusioni perché dalle nostre scelte dipende la sopravvivenza delle nostre famiglie e delle famiglie dei nostri collaboratori.
È un nuovo inizio. Affrontiamolo con tutta l’attenzione e l’entusiasmo necessari.