Utilizzare l’E-mail marketing per eludere la parity rate

Le strategie di web marketing sono in continuo mutamento, come il Web d’altronde. Cambiano i prodotti, cambiano le abitudini dei ‘consumatori‘ e cambiano anche i metodi per comunicare.

L’e-mail riveste un ruolo fondamentale nelle strategie di marketing ed è, probabilmente, il caso più longevo di strumento di marketing che è stato capace di mantenere la sua efficacia nel tempo.

Con l’avvento dei social network in tanti, in verità moltissimi, si sono focalizzati solo ed esclusivamente sulle pagine fan e sull’acquisizione di un numero sempre maggiore di ‘sostenitori‘ ai quali inviare messaggi pubblicitari sotto forma di aggiornamenti di stato. Poi, alcuni hanno iniziato a capire che avere tanti fan può migliorare la brand awareness di un’azienda, ma ciò che conta veramente è l’interazione e l’effetto virale che si riesce a creare tramite i social media.

Come ogni strumento, passata la fase cool, nella quale anche chi fa marketing per lavoro non sapeva bene cosa stava facendo, ci si è fermati a riflettere ed oggi, si torna un passetto indietro perché ci si è resi conto che il passo compiuto era troppo lungo.

Sotto quest’ottica l’e-mail marketing, già messo in cantina da tanti, si veste di luce nuova, tornando a svolgere le sue funzioni primordiali, arricchite di nuovi concetti.

Gli hotel sono sempre più assillati dalla parity rate. Booking.com, Expedia & C. ‘richiedono‘, alla struttura ricettiva, di vendere le proprie camere su tutti i canali online alla stessa tariffa. Quindi, se una OLTA (OnLine Travel Agency) chiede il 25% di commissione, un’altra il 15% e dal booking engine del sito ufficiale della struttura arrivano prenotazioni “commission free“, il gestore della struttura si troverà ad incassare tre importi differenti per prenotazioni provenienti dallo stesso canale per la stessa data, per lo stesso tipo di camera e di servizio.

In quest’ottica si è ritagliato un posto speciale l’e-mail marketing perché permette l’invio diretto di comunicazioni a clienti storici della struttura ricettiva e a coloro che hanno chiesto di ricevere offerte speciali. In questo modo si possono offrire condizioni vantaggiose senza intaccare la brand reputation e senza venire meno a condizioni contrattuali.

Per un’e-mail marketing efficace è bene:

  • monitorare i dispositivi utilizzati per aprire le mail: in questo modo saremo in grado di personalizzare il contenuto delle nostre comunicazioni in base alle risoluzioni più comuni;
  • monitorare l’orario nel quale i nostri messaggi vengono aperti. Se, ad esempio, notiamo una tendenza a leggere le mail prima della pausa pranzo, potremo decidere di pubblicizzare il nostro ristorante. In questo modo, essendo l’organismo predisposto alla seduzione del cibo, il messaggio resterà impresso nella mente del lettore;
  • studiare e monitorare con attenzione l’oggetto delle mail. È statisticamente provato che un numero considerevole di persone decide se leggere o meno il contenuto di una mail dall’oggetto. Cerchiamo di racchiudere in esso un messaggio breve, ma chiaro.

Mano a mano che portiamo avanti le nostre campagne di e-mail marketing è bene profilare i contatti. Suddividiamoli per sesso, età, interessi, capacità d’acquisto e qualsiasi altra informazioni possa esserci d’aiuto per ottimizzare le nostre campagne di web marketing. Chiediamo queste informazione all’atto dell’iscrizione alla mailing-list, ma facciamo attenzione: se chiediamo troppe informazioni potremo ottenere l’effetto contrario a quello desiderato, quindi, individuiamo per bene le informazioni di cui necessitiamo e solo quando abbiamo definito il nostro target, possiamo procedere con la realizzazione della campagna.

Marcello Coppola

Tecnico hardware e docente di informatica prima. IT manager e capo ricevimento in hotel poi. La vita è troppo breve per riuscire a sperimentare tutto ciò che vorrei. Per questo ho deciso di dare vita ad Atlantis Innovation Lab: un laboratorio grazie al quale aiutare le aziende ad accogliere l'innovazione. Credo che la formazione continua sia la prerogativa di ogni professionista.