La Thomas Cook deruba gli hotel!
E’ dell’ultima ora la notizia secondo la quale la Thomas Cook, importantissimo Tour Operator fondato dall’inventore dei viaggi di gruppo, stia contattando tutti gli hotel partner con una richiesta alquanto discutibile.
L’anno appena trascorso, secondo Thomas Cook, è stato segnato da una profonda crisi. L’eruzione del vulcano in Islanda ad Aprile, l’estate mite che ha spinto molti inglesi a rimanere in patria ed il fallimento al quale sono andati incontro numerosi tour operator inglesi sono i tre fattori che hanno portato il Tour Operator ad applicare un taglio del 5% sui fatturati di agosto e settembre.
In pratica la Thomas Cook ha deciso indipendentemente, senza consultare gli hotel partner, di detrarre il 5% di tutto il fatturato generato nei due mesi su citati. Successivamente, ad inizio Ottobre per l’appunto, una telefonata ha avvertito gli albergatori del taglio.
Thomas Cook, come detto, è uno degli operatori più “potenti” del mondo. “Entra” nelle strutture turistiche ed in un certo senso inizia a dettare legge, un po’ come fa la Thomson. Ad ogni rinnovo contratto vengono richieste tariffe più basse del precedente anno. Vengono, inoltre, richiesti sconti sul long stay ed offerte 7 x 6. E’ facile immaginare come, dopo le innumerevoli richieste e gli innumerevoli “pizzichi sullo stomaco”, gli albergatori si siano sentiti all’udire quest’ulteriore “obbligazione”.
Al momento non so come si evolverà la situazione. Sono certo che gli albergatori non accetteranno tanto facilmente il taglio del 5% del fatturato. Resta il fatto che, come ho affermato più volte anche in precedenti articoli, non si può continuare ad essere succubi di pochi potenti tour operator.
Nel turismo, come in tutti gli altri ambiti della vita, vale sempre la legge economica della “diversificazione”. Una struttura alberghiera che decide di appoggiarsi solo sul turismo inglese o solo su quello tedesco, restando fuori dagli altri mercati è destinato a rimanere in balìa di soggetti come la Thomson, anche conosciuta come TUI, e la Thomas Cook.
Stesso discorso vale per i portali di prenotazione online. Diversificate! Investite online ed offline ed attraete sempre più clienti “diretti”. Proponetevi al turista, non lasciate che qualcuno vi presenti.
Quando vuoi che un affare vada male, delega qualcun’altro. Quando vuoi che l’affare si concretizzi, portalo avanti personalmente!!