Intelligenza Artificiale e Turismo: il futuro è già passato

Il connubio tra Intelligenza Artificiale e Turismo prende sempre più piede tra gli argomenti trattati a diversi livelli da esperti e semplici appassionati, ma, fino a che punto si può parlare di applicazione dell’intelligenza artificiale nel turismo?

Sono un appassionato di turismo e nuove tecnologie e, ad ogni innovazione, ho sempre assistito alla corsa per essere tra i primi a scrivere sulle conseguenza che avrà una tecnologia oppure un nuovo concetto sul mondo del turismo senza, però, avere ben chiare le idee. Anche perché, sono sincero, nessuno può avere le idee chiare sulle conseguenze dell’introduzione dell’intelligenza artificiale sul settore turismo.

Chi conosce dall’interno il settore sa che non tutte le strutture alberghiere hanno adottato strumenti informatici nati, ormai, 15-20 anni fa quali PMS (Property Management System), Booking Engine e Channel Manager. Figuriamoci se oggi dobbiamo preoccuparci su come gli alberghi e le agenzie di viaggi affronteranno l’introduzione di sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Io la risposta ce l’ho: con molta calma.

Lo affermo con convinzione, ma anche con molto disincanto. E’ la realtà delle cose.

Nella mia attività di consulente mi scontro “quotidianamente” con imprenditori e dipendenti restii al cambiamento. Spaventati dalla possibilità di non essere in grado di adeguarsi al cambiamento, preferiscono continuare a lavorare “come si è sempre fatto“. Da qui la mia massima “il futuro è già passato“, ad indicare che crediamo di abbracciare il futuro mentre non facciamo altro che iniziare ad utilizzare oggi strumenti che sono in commercio da almeno un decennio.

Perché le aziende sono così restie ad abbracciare l’innovazione?

  1. Costi di ingresso
  2. Mancanza di professionisti in grado di utilizzare i nuovi strumenti
  3. Mancanza di conoscenza riguardo ai vantaggi competitivi che porta con sé l’innovazione

La principale speranza, dal mio punto di vista, è rappresentata dal sistema scolastico che, almeno nei miei desideri, dovrebbe proporre agli studenti opportunità di partecipazione a convegni ed eventi che parlino non solo di innovazione, ma anche di strumenti tecnologici ad oggi già in uso. In questo modo un giovane che inizia a lavorare in una struttura ricettiva non si troverà impreparato dinanzi all’utilizzo di tali strumenti che oggi sono indispensabili come venti anni fa lo era saper inviare un’e-mail.

In conclusione, parliamo di intelligenza artificiale nel turismo, parliamo di innovazione, ma non dimentichiamo che, come ha affermato lo scrittore William Gibson:

“Il futuro è già qui – semplicemente non è distribuito in modo uniforme”

Marcello Coppola

Tecnico hardware e docente di informatica prima. IT manager e capo ricevimento in hotel poi. La vita è troppo breve per riuscire a sperimentare tutto ciò che vorrei. Per questo ho deciso di dare vita ad Atlantis Innovation Lab: un laboratorio grazie al quale aiutare le aziende ad accogliere l'innovazione. Credo che la formazione continua sia la prerogativa di ogni professionista.