Site icon Web e Turismo

Ecco perché reputo i channel manager del tutto inutili

Channel manager

Di solito nei miei articoli – o post in gergo blogaresco – cerco di mantenere un punto di vista quanto più neutrale possibile. Adotto questo modo di divulgare informazioni perché reputo sia quello più “intellettualmente onesto” nei confronti di chi legge ciò che scrivo e che non lo fa sicuramente per sapere Marcello cosa pensa, ma, in linea generale, vuole farsi un’idea su di un determinato argomento.

Perdonatemi se, questa volta, non riuscirò, volontariamente, ad essere neutrale: i channel manager sono inutili se mettiamo in relazione funzionalità e costo!

Procediamo con ordine. Cos’è un channel manager? È un software che si interfaccia con i portali di prenotazioni online quali Expedia, Booking.com, Venere e tutti gli altri in modo da poterli aggiornare contemporaneamente senza dover accedere alle singole extranet una per volta.

Sicuramente è una comodità non indifferente. Io stesso sono stato tentato di usare un channel manager ed una volta, lo ammetto, mi sono fatto installare una versione di prova di uno dei più famosi: Rate Tiger. Successivamente mi è stato chiesto, da una Web Agency, di testarne un altro – Parity Rate – dopodiché ho acquisito la consapevolezza che il mercato non valuta correttamente questo tipo di software.

Qual è il problema di fondo? Non parlerò dei problemi che si possono riscontrare durante le fasi di aggiornamento delle tariffe e delle disponibilità. Voglio parlare, invece, del prezzo di questi software e del “ritorno dell’investimento” e soprattutto delle motivazioni che i rappresentanti di questi software adducono per convincere gli albergatori ad acquistare i channel manager. Motivazioni che tendono ad instaurare nelle menti di chi si affaccia ora al mondo del booking online, delle idee controproducenti e scoraggianti e cioè che per ottenere buoni risultati bisogna essere presenti su decine e decine di portali di booking online.
Al contrario, la mia tesi è che per ottenere ottimi risultati con le attività di booking online occorre essere presenti sul minor numero possibile di portali!

Io, personalmente, ne uso quattro, compreso quello del sito ufficiale. Perché? Perché fino all’anno scorso ero impelagato anch’io tra decine di portali che ricercavo di giorno in giorno. Li ho aggiornati tutti, con dovizia e certosina precisione. Ho mantenuto la parity rate su tutti i diversi portali ed alla fine la maggior parte di essi hanno generato un fatturato talmente irrisorio da non giustificare neanche la presenza su quel determinato portale. La verità è che, diciamolo chiaro e tondo, le poche prenotazioni che arrivano da portali al di fuori di quelli che ho nominato sopra, ci giungono soltanto quando dimentichiamo l’esistenza di quel determinato sito e non aggiorniamo le tariffe o, peggio, dimentichiamo di chiudere la disponibilità.

Se consideriamo che ogni portale ha un suo personale modo di gestire prenotazioni, fatturazione e pagamenti, dobbiamo mettere in conto anche che gli addetti alla reception ed alla fatturazione troveranno non poche difficoltà nel ricordare – una o due volte all’anno – quel determinato portale come gestisce le varie procedure.

Insomma, Marcello Coppola, al momento, boccia i channel manager, ma ognuno “deve” fare le sue prove, i suoi esperimenti e trovare la sua verità.

Exit mobile version