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Booking.com punta sui servizi locali

Priceline e le nuove acquisizioni

In internet le cose cambiano con una velocità disarmante. Qualcuno inventa un nuovo servizio e raccoglie l’interesse degli utenti che, nel caso di clientela business, sono disposti a riconoscere all’inventore del servizio una percentuale sui ricavi per l’utilizzo della piattaforma.

Trascorso un po’ di tempo, il tempo giusto per capire come funzionano le cose, gli utenti iniziano a cercare il modo di prendere l’idea di base e renderla propria eliminando l’intermediario.

Priceline, il gruppo che possiede anche la proprietà di Booking.com, conosce bene queste dinamiche e per mantenere la propria leadership da qualche anno ha deciso di diversificare le proprie attività.

Sempre più le statistiche indicano che la strada scelta dagli utenti per prenotare una camera d’albergo è quella del sito ufficiale della struttura. Sembra che anche Priceline se ne sia accorto ed ha dato il via ad una serie di acquisizioni mirate.

Il futuro si dirige sempre più verso le piattaforme in grado di eliminare gli intermediari ed è per questo che Booking.com ha comprato Kayak ed Expedia a acquistato Trivago. In una sola piattaforma sarà possibile cercare, confrontare e prenotare. Non un intermediario “puro“, ma una piattaforma in grado di offrire dei servizi agli utenti.

Nonostante tutto, come dicevamo, sempre più gli utenti decidono di utilizzare le piattaforme per la ricerca ed il confronto per poi finalizzare l’acquisto sui siti ufficiali degli hotel.

Per far fronte a questa tendenza Priceline ha da poco acquisito Buuteeq: un CMS specializzato nella realizzazione di siti web per hotel completamente gestibili dall’hotel stesso che fornisce channel manager, booking engine, analytics ed un sistema PCI (Payment Card Industry) per i pagamenti sicuri via web.

Nella recente conferenza di Phocuswright Mirko Lalli ha condiviso su Facebook una slide “fondamentale” per capire i turisti come vivono l’esperienza del viaggio. Nella slide in questione è stato illustrato che il 42% del budget viene speso prima del viaggio per trasporto ed alloggio e ben il 58% del budget, invece, viene speso durante il viaggio soprattutto in ristoranti, eventi, serate e attività sportive.

Queste statistiche, evidentemente, non sono nuove per Priceline che ha acquisito OpenTable per 2,6 miliardi di dollari.

OpenTable permette di prenotare oltre 30.000 ristoranti in tutto il mondo. L’app è disponibile per iOS, Android, Blackberry e Windows ed è nata nel 2008. Dalla sua nascita, secondo le dichiarazione dell’azienda, ha generato circa 125 milioni di prenotazioni.

Per chiudere il cerchio Priceline ha da poco acquisito un’altra azienda, questa volta spagnola: Hotel Ninjas. Si tratta di un PMS (property management system) in cloud per piccoli e medi hotel, intuitivo ed accessibile. Attualmente prevede dei costi di licenza che variano dai 3 ai 9 euro per camera al mese.

Non ci resta che osservare gli sviluppi futuri di Priceline e soprattutto dei suoi competitor, prima fra tutti Expedia che dovrà darsi molto da fare per non peggiorare la propria situazione di “inseguitrice“.

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