Investire in marketing per essere liberi

Giusto ieri, su Booking Blog (ma che faccio pubblicità agli altri blog!?!), è stato pubblicato un articolo su una richiesta alquanto discutibile da parte di un portale di prenotazioni online: HRS.

La richiesta, rivolti agli hotel partner, consisteva nel rinunciare a richiedere la carta di credito come garanzia per le prenotazioni effettuate, per l’appunto, tramite HRS.

Inaspettatamente, per quanto concerne il mio personale punto di vista, leggendo i commenti all’articolo in questione, alcuni “albergatori” si dicevano a favore di quest’ipotesi.

Da parte mia, invece, reputo che non chiedere una carta di credito a garanzia sia alquanto antiproducente e si addice di più ad una “taverna” nella sua accezione medievalesca, piuttosto che ad un hotel.

Perché chiedere una carta di credito a garanzia di una prenotazione? Perché gli alberghi hanno un numero limitato di camere e tenerne anche una sola impegnata ha un costo. Di solito le cancellation policy prevedono cancellazioni senza penali fino a sette giorni prima dell’arrivo. E’ questo un giusto compromesso: il cliente una settimana prima saprà con una certa sicurezza se partirà o meno e l’albergatore avrà la possibilità di rivendere la camera in sette giorni.

Quali conseguenze avrebbe la non richiesta della carta di credito a garanzia della prenotazione? Gli albergatori saranno costretti a “vendere” un numero di camere superiore a quello che realmente posseggono inoltrandosi in quello che comunemente è conosciuto con il nome di overbooking. Ciò comporterà disagi per i clienti, che giunti in albergo si vedranno “riprotetti” presso un’altra struttura, e svantaggi per l’hotel che diventerà sempre più simile ad una locanda.

Conclusione: sul lungo termine non ci guadagna nessuno e noi siamo lungimiranti, no? Contrariamente a quanto si pensa, non ci guadagna neanche il portale di prenotazioni online che verrà visto come un intermediario che non da nessuna garanzia al cliente.

Una piccola riflessione conclusiva, o un piccolo “compito a casa” intuibile facilmente dal titolo dell’articolo. Avete mai calcolato quanto vi costa ricevere prenotazioni dagli intermediari online? E se quei soldini, o parte di essi, fossero inestiti su voi stessi, sulla vostra immagine, sul vostro brand?

I soldi che diamo di commissioni ai portali, investiamoli in marketing!!

Marcello Coppola

Tecnico hardware e docente di informatica prima. IT manager e capo ricevimento in hotel poi. La vita è troppo breve per riuscire a sperimentare tutto ciò che vorrei. Per questo ho deciso di dare vita ad Atlantis Innovation Lab: un laboratorio grazie al quale aiutare le aziende ad accogliere l'innovazione. Credo che la formazione continua sia la prerogativa di ogni professionista.