Facebook si fa in quattro: è arrivata l’app per la gestione dei gruppi

Facebook Groups è l’app che renderà più semplice la gestione dei rapporti con i propri cari, con gli amici e con i collaboratori

Facebook, il Social Network attualmente più diffuso al mondo, ha da qualche tempo una strategia di divisione delle proprie funzioni.

Accedendo al sito di Facebook l’utente trova tutte le funzionalità all’interno della schermata, ma, sul fronte delle app, la creatura di Mark Zuckerberg dimostra sempre più di prediligere la suddivisione delle funzioni.

Ci siamo ormai abituati ad avere un’app per l’accesso al news feed, una per la gestione delle pagine fan e, da un po’ di tempo, una per i messaggi. Il 18 Novembre l’annuncio ufficiale:

Introducing the Facebook Groups App

E siamo a quattro. Questa volta tocca ai gruppi di Facebook distaccarsi dall’app principale.

Facebook GroupsLe persone usano i gruppi di Facebook tutti i giorni per rimanere in contatto con la famiglia, collaborare ad un progetto, pianificare un viaggio ed offrire supporto agli amici.

Oggi, introduciamo la nuova app “Facebook Groups” che aiuta le persone a condividere più velocemente e più semplicemente con i gruppo della propria vita. Abbiamo costruito questa app con le persone che utilizzano i gruppi in diversi modi, come:

  • Studenti dalla Donda’s House, un’organizzazione nonprofit di Chicago, che utilizza i gruppi per restare in contatto durante e dopo un programma di musica di 12 settimane
  • Una classe di studenti di odontoiatria in Brasile che utilizza il gruppo per inviare note e promemoria sui prossimi test e le date di scadenza
  • Nove amici sparsi in giro per il mondo tra Giappone, Malesia, Singapore, Hong Kong e l’Inghilterra che utilizzano un gruppo per restare in contatto

Ecco come funziona:

quando apri l’app, puoi vedere tutti i tuoi gruppi di Facebook in un solo posto. I gruppi che frequenti più frequentemente sono in alto e puoi facilmente muoverti tra un gruppo e l’altro.

Osservando l’app salta all’occhio una certa somiglianza con le cerchie di Google+ se non altro per il design scelto fatto di immagini ritagliate in cerchi e non più in quadrati come le famose immagini del profilo di Facebook.

Potrebbe essere un segnale importante. Un segnale dell’affermarsi di Google+ che, partito in sordina, attrae sempre più l’interesse anche dei “late adopter“.

Marcello Coppola

Tecnico hardware e docente di informatica prima. IT manager e capo ricevimento in hotel poi. La vita è troppo breve per riuscire a sperimentare tutto ciò che vorrei. Per questo ho deciso di dare vita ad Atlantis Innovation Lab: un laboratorio grazie al quale aiutare le aziende ad accogliere l'innovazione. Credo che la formazione continua sia la prerogativa di ogni professionista.